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Okitask Orosolubile 20 Buste 40mg è un farmaco antiinfiammatorio e antidolorifico indicato in caso di dolori di lieve e media entità quali mal di testa, mal di denti, dolori mestruali, dolori muscolari o articolari. La sua formulazione orosolubile rende l’assorbimento del principio attivo particolarmente veloce nell’esplicare la sua azione antidolorifica e conferisce una notevole praticità d’uso grazie alla possibilità di somministrazione senza acqua. Grazie al suo dosaggio non elevato, con l’assunzione di Okitask Orosolubile 40mg si minimizzano gli effetti collaterali comuni dei farmaci antiinfiammatori, assicurando comunque una buona efficacia sull’infiammazione e sul dolore ad essa associato.
Come prendere Okitask Orosolubile 40mg:
Assumere 1 bustina orosolubile in caso di sintomatologia dolorosa da lieve a moderata, a stomaco pieno. Ripetere l’assunzione fino a u massimo di tre bustine al giorno in base all’evoluzione dei sintomi.
Il contenuto della bustina deve essere disciolto in bocca senz’acqua o eventualmente associando una lieve quantità di acqua. L’utilizzo di Okitask è consigliato ad adulti e ragazzi a partire dai 15 anni.
FOGLIETTO ILLUSTRATIVO Okitask Orosolubile 20 Buste 40mg
CATEGORIA FARMACEUTICA: Farmaci antiinfiammatori ed antireumatici non steroidei.
PRINCIPI ATTIVI: Ketoprofene sale di lisina.
ECCIPIENTI: Povidone, silice colloidale, idrossipropilmetilcellulosa, eudragit EPO , sodio dodecil solfato, acido stearico, magnesio stearato, aspartame, mannitolo, xilitolo, talco, aroma lime, aroma limone, aroma frescofort.
INDICAZIONI: Dolori di diversa origine e natura, ed in particolare: mal di testa, m al di denti, nevralgie, dolori mestruali, dolori muscolari e osteoarticolari.
POSOLOGIA: Adulti e ragazzi sopra i 15 anni: 1 bustina, in dose singola, o ripetuta 2-3 volte al giorno, nelle forme dolorose di maggiore intensita’. Il contenuto della bustina puo’ essere posto direttamente sulla lingua. Si dissolve con la saliva: questo ne consente l’impiego senza acqua. E’ preferibile assumere il prodotto a stomaco pieno. Non superare le dosi consigliate: in particolare i pazienti anziani dovrebbero attenersi ai dosaggi minimi sopraindicati. La durata della terapia dovra’ essere limitata al superamento dell’episodio doloroso.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDARI: Pazienti con una storia di reazioni di ipersensibilita’ come broncospasmo, attacchi d’asma, rinite acuta, orticaria, eruzioni cutanee o altre reazioni di tipo allergico a ketoprofene, o a sostanze con analogo meccanismo d’azione (per esempio acido acetilsalicilico o altri FANS); reazioni anafilattiche gravi, raramente fatali, sono state osservate i n questi pazienti; pazienti con ipersensibilita’ ad uno qualsiasi degli eccipienti; terzo trimestre di gravidanza, gravidanza accertata o presunta, durante l’allattamento e nei bambini al di sotto dei 15 anni; severa insufficienza cardiaca; pazienti con ulcera gastrica o duodenale, gastrite e dispepsia cronica; soggetti con leucopenia o piastrinopenia, con emorragie in atto o diatesi emorragica, in corso di trattamento con anticoagulanti; pazienti con grave insufficienza renale o epatica; pazienti sottoposti ad importanti interventi chirurgici; e’ sconsigliata, inoltre, la somministrazione contemporanea ad altri farmaci antinfiammatori e ad acido acetilsalicilico; ulcera peptica/emorragia attiva o storia di ulcera peptica ricorrente/emorragia (due o piu’ episodi distinti di dimostrata ulcerazione o emorragia); precedenti anamnestici di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione relati va a precedenti trattamenti con FANS.
CONSERVAZIONE: Conservare a temperatura non superiore a 30 gradi C.
AVVERTENZE: Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della piu’ bassa dose efficace per la piu’ breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi. Prestare cautela ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia. Evitare l’uso concomitante del farmaco con altri FANS. Sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali. Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione, il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione e’ piu’ alto con dosi aumentate di FANS. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la dose piu’ bassa possibile. L’uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assumono in concomitanza basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali. Pazienti con storia di tossicita’ gastrointestinale, specialmente se anzi ani, devono riferire qualsiasi sintomo addominale (soprattutto sanguinamento gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento. I pazienti anziani hanno una frequ